Come trasformare l’incertezza in vantaggio competitivo: guida per Brand e professionisti che vogliono distinguersi
In questo articolo cerco di offrirti la possibilità di guardare alla tua competenza professionale in modo nuovo e utile, per consentire al tuo business di essere autentico ed efficace. Capiremo insieme come trasformare l’incertezza in vantaggio competitivo.
Se fossi una filosofa ti spiegherei la differenza tra episteme e techne degli antichi greci. Ma sono una storyteller e mi occupo di comunicazione, dunque ho pensato che era meglio scrivere di expertise offrendoti un manuale di sopravvivenza all’incertezza del business moderno.
Buona lettura e se trovi dubbi, prova a “normalizzarli” almeno concettualmente… fanno parte della vita di tutti.
Può esistere expertise senza incertezza?
“Nel mezzo del difficile sta nascosto il possibile”
Parafrasando A. Einstein
Basterebbe usare la citazione dello scienziato più stravagante di tutti i tempi per rispondere alla domanda sopra. Ma prima cerchiamo insieme di capire cos’è l’incertezza e perché ci terrorizza così tanto da farci fingere di avere sempre tutto sotto controllo.
Uno dei motivi risiede nel desiderio umano di apparire competenti, sempre, di avere le risposte giuste, e dunque di non mostrare mai vulnerabilità. Qualcuno attribuisce questa tendenza alla perfezione che brama il nostro ego, qualcun altro sostiene che la causa è da ricercare nella dimensione social-professionale attuale che sembra voler “eliminare” l’incertezza da ogni aspetto del nostro business.
Pensiamo ai siti web dove ogni professionista deve apparire infallibile e “certificato”, riflettiamo sui social dove ogni esperto promette risultati garantiti in contenitori illuminati da testimonial perfette e, infine, pensiamo alle nostre bio professionali che devono essere impeccabili, senza dubbi o percorsi tortuosi, anche se questo significa cancellare la nostra umanità. Pensiamo all’atteggiamento verso i fallimenti e i cambi di direzione: una guerra dove le “incertezze” devono essere annientate.
Tutto sembra volerci dire che il dubbio va combattuto.
Eppure il business più autentico che oggi conosciamo non è altro che il frutto di sperimentazioni e incertezze affrontate con coraggio nel tempo.
Ti risuona qualcosa?
Ecco il motivo reale di questo manuale: voglio aiutarti a ripensare all’incertezza, offrendoti una chiave di lettura professionale, e un po’, come il nostro Einstein e me, “fuori dagli schemi”.
Per rispondere alla domanda iniziale: il processo di expertise autentica è sostenuto dalla tua esperienza (più sarai onesto sui tuoi limiti più sarai credibile), è fatto di sperimentazione continua e di incertezze non lasciate lì ad essere etichettate solo come “da nascondere” ma fatte decantare alla luce di nuove prospettive e strategie.
Sblocca la tua expertise autentica: inizia a navigare l’incertezza
Allarme spoiler: dopo aver finito di leggere questo manuale potresti vedere l’incertezza come un alleato e non come un nemico del tuo business. Pronta? Pronto? Non si torna più indietro…
Ecco i motivi per cui accettare l’incertezza ti fa bene professionalmente:
- Stimola la curiosità autentica: l’incertezza ci spinge a fare domande vere ai clienti, a indagare oltre le soluzioni preconfezionate.
- Favorisce la flessibilità strategica: quando non fingiamo di sapere tutto, possiamo adattarci rapidamente ai cambiamenti del mercato.
- Amplia la creatività: l’incertezza ci mostra che ci sono molteplici modi di risolvere un problema.
- Aumenta la connessione umana: i clienti si fidano di più di chi ammette i propri limiti che di chi finge la perfezione.
- È parte integrante dell’innovazione: tutti i breakthrough (svolte o cambiamenti) nascono dall’esplorazione dell’ignoto.
Accettare l’incertezza come una parte naturale del business ci permette di rilassarci e di essere meno rigidi nelle relazioni professionali.
Come trasformare l’incertezza in vantaggio competitivo
Per sfruttare l’incertezza a tuo vantaggio ti propongo un esercizio molto utile; attuarlo ti permette di cambiare anche il tuo mindset professionale: da impostore che finge a esperto che esplora.
Quando ti trovi in una situazione dove non sai quale strada prendere, invece di fingere certezza, prova questo:
Individua l’incertezza e scrivi su un foglio qual è esattamente la cosa che non sai o non sei sicuro di saper gestire; poi chiediti: quali sono le tre domande che potrei fare per esplorare questa situazione insieme al mio cliente/team? Facciamo un esempio pratico con il mio lavoro di storyteller. Ecco la situazione: un cliente mi chiede di aiutarlo a comunicare meglio il suo brand, ma il suo settore è completamente nuovo per me.
Individuo l’incertezza: non conosco le dinamiche specifiche del suo mercato e rischio di dare consigli generici.
Trasformo il problema in processo esplorativo:
- Quali sono le tre sfide comunicative più frequenti che incontra nel suo settore?
- Chi sono i suoi concorrenti che comunica meglio e cosa li rende efficaci?
- Qual è la storia dietro il suo brand che i clienti ancora non conoscono?
Sfruttare l’incertezza significa per prima cosa ammetterla, poi trasformarla in curiosità strategica. Questo non solo ti rende più credibile, ma ti permette di co-creare soluzioni uniche insieme ai tuoi clienti.
Perché una cosa è certa: l’unico modo per costruire un business efficace è attraverso relazioni vere, e solo chi è vulnerabile crea connessioni profonde.
L’azione autentica è la fonte del successo duraturo, non la perfezione simulata!
Esercizi pratici per trasformare la tua expertise
Primo esercizio – Il gioco della vulnerabilità strategica
Scegli un contenuto (post, articolo, presentazione) dove di solito mostri solo competenza e certezze. Riscrivi una parte ammettendo un dubbio, una domanda che ti fai, un aspetto che stai ancora esplorando.
Ad esempio, invece di “Ecco i 5 step per il successo”, prova “Ecco i 5 step che sto testando (e uno mi sta dando risultati inaspettati)”.
Secondo esercizio – Il metodo INCERTEZZA
Acronimo che sta per:
- Interroga: Fai domande invece di dare risposte immediate
- Naviga: Esplora insieme al cliente invece di guidarlo
- Crea: Co-costruisci soluzioni invece di applicare formule
- Esponiti: Ammetti quando non sai qualcosa
- Rifletti: Prenditi tempo per pensare invece di rispondere subito
- Testa: Sperimenta invece di garantire risultati
- Evolvi: Cambia approccio quando necessario
- Zona: Stai nella zona di comfort dell’incertezza
- Zen: Accetta che non controllare tutto è liberatorio
- Autentica: Sii te stesso, non il professionista perfetto
Terzo esercizio – Il brainstorming delle domande
Invece di cercare risposte, dedica 10 minuti a scrivere tutte le domande che potresti fare al tuo prossimo cliente. Non pensare se siano “professionali” o meno. Lasciati andare alla curiosità genuina.
Quarto esercizio – La nudità professionale
Togli una “credenziale” dalla tua bio. Un titolo, un risultato, una competenza che senti di dover esibire. Sostituiscila con una frase che racconta un tuo processo di apprendimento in corso.
Conclusioni incerte (e per questo vere)
In una società con standard irreali, che ci vuole performanti, sicuri, al top e mai in dubbio, tu prova ad essere autentico e a non cadere nell’errore che l’incertezza sia solo una debolezza da nascondere.
Lo diventa se smettiamo di esplorare e di provare a essere umani nel business.
Il futuro appartiene a chi sa danzare con l’incertezza, non a chi finge di controllarla.
Se questo manuale ti ha fatto riflettere, condividilo con qualcuno che sta ancora fingendo di avere tutto sotto controllo. Potrebbe essere il permesso di essere umano che aspettava.
P.S. Io stessa sto ancora imparando a mettere in pratica questi principi. E questo non mi rende meno esperta – mi rende solo più vera.