Vuoi fare il copywriter, la creativa? Ecco cosa devi assolutamente sapere

Chi ama la comunicazione, le parole e la creatività ha senz’altro avuto tra le mani il testo ‘bibbia’ di Annamaria Testa La parola immaginata –Teoria e tecnica del lavoro di copywriter-.

Sono anni che rimugino su un capitolo di questo testo, quello in cui l’autrice, che per chi non lo sapesse è considerata uno dei più eccezionali talenti creativi italiani, spiega con elementare chiarezza com’è fatta un’agenzia di comunicazione.

Mi si contrae lo stomaco e emetto respiri colmi di disapprovazione dal mio primo colloquio. Ma andiamo per ordine, per chi volesse intraprendere il mestiere di copywriter ecco la prima cosa che si dovrebbe conoscere, il contesto lavorativo: le agenzie di comunicazione.

Come dovrebbe essere un’agenzia di comunicazione per un copywriter

Secondo il capitolo del testo citato ecco come dovrebbe funzionare la situazione.

In teoria e sicuramente nell’agenzia in cui ha lavorato Annamaria e in altre, che io però personalmente non ho avuto il piacere di leggerne gli annunci di lavoro per copywriter o di farci un colloquio, ci dovrebbero (il condizionale è d’obbligo) essere diverse, ma poche figure che lavorano al suo interno.

Ve le spiego usando le parole del manuale (e dunque ve le spiega Annamaria) ma in sintesi:

Il capitolo ovviamente continua e qualcuno di voi starà pensando (lo spero), che si tratta di un testo scritto pre-social e dunque non più attendibile. E invece no. Quei ruoli che vedete su sono delle professioni, separate tra loro, che richiedono specifiche competenze.

Inoltre in agenzie di comunicazione serie questa suddivisione è valida, ma quante di esse lo sono?

In questi ultimi secoli ho letto milioni di annunci, molti su LinkedIn (una rete di lavoro serissima che come fate a fargli pubblicare quelle robe, direbbe l’amica mia con inflessione dialettale) ho fatto diversi colloqui e rullo di tamburi ho assunto io stessa un’agenzia di comunicazione ( un’esperienza che, vista la presenza di incompetenti allo sbaraglio, ha alzato notevolmente la mia autostima semplicemente come essere pensante). Di seguito la mirabolante ed eclettica realtà.

Cosa vuole un’agenzia di comunicazione da te se vuoi fare la copywriter

Adesso mescolo le carte di tutti quei lavori sopra e come per incanto il copywriter deve possedere:

E alla fine dell’annuncio la retribuzione non è mai indicata. E spesso l’annuncio è in inglese, altra questione da CSI Miami.

Per chi non l’avesse capito Annamaria ha ragione su come è fatta un’agenzia, è la realtà ad avere assolutamente torto. Non so se questo ecosistema dell’advertisting – marketing e comunicazione- è anch’esso vittima del vizietto all’italiana di “arrangiarsi”, di sprecare talenti, di portare allo stremo un lavoratore, solo perché codesti individui “capi della minnulata” possano risparmiare.

Conclusioni sulle agenzie di comunicazione (non tutte, ma parecchie)

Siete dei pidocchi che invadono il tessuto creativo di chi veramente ha il potenziale, la voglia e le capacità di fare il copywriter o il grafico o tutte le altre cose.

Questo articolo non ha lo scopo di scoraggiarvi e neanche di sfogare la mia frustrazione per l’incompetenza delle agenzie o degli annunciatori di lavori (bugia).

Siamo noi che dovremmo fare a voi il colloquio. Aloha.

Vuoi ancora fare la copywriter? Se sì, brava